domenica 18 ottobre 2009

Virtualizzare, oggi


Volendo portarmi appresso una chiavetta USB con su l'immagine virtuale di un'installazione di un linux da condividere tra casa e lavoro, stavo sperimentando le varie soluzioni di virtualizzazione presenti in giro.

Poichè a casa ho ubuntu, mentre in ufficio Windows XP, mi sono concentrato sulle due soluzioni multi-piattaforma: VirtualBox e VmWare.

A livello di sensazione, Virtual Box mi sta molto più simpatico, per cui ho iniziato con questo. Dopo averlo usato un po' posso elencare vantaggi e svantaggi:

Pro:
  • E' presente nei repository di ubuntu per cui si installa molto facilmente.
  • La creazione e l'esecuzione di una macchina virtuale è molto semplice.
  • Sicuramente usa l'estensione VT del mio processore.
Contro:
  • La procedura per spostare la macchina virtuale da un pc all'altro è abbastanza ostica: non è possibile copiare semplicemente un file o una cartella ma bisogna lanciare un comando da shell, poi aggiornare un file xml etc etc.
Ho provato ultimamente VmWare, e come prime impressioni posso dire che:

Pro:

  • Copia della macchina virtuale molto semplice: basta copiare il contenuto della directory che la contiene ed eseguirla su di un altro pc.
Contro:
  • L'installazione è un po' particolare, bisogna prima installarsi la versione server, che serve per creare una macchina virtuale, e poi si installa il player che effettivamente la esegue.
  • Il player non fa uso dell'estensione VT.

Procedura di installazione di VmWare

Mi appunto qui la sequenza delle operazioni necessarie all'installazione, creazione ed esecuzione di una macchina virtuale usando le soluzioni free di VmWare:
  1. Installare il server, password nella mail usata per la registrazione, segnarsi il numero di serie
  2. modificare /etc/vmware/hostd/authorization.xml
  3. Scaricare il player.