martedì 6 gennaio 2009

Trust Mouse Optical Wireless in Linux

La mia pigra navigazione sul divano o intense sessioni a Wesnoth sul letto sono da oggi attività più semplici grazie ad un comodo mouse ottico wireless per il portatile acquistato per la befana. Un cavo in meno attorno al notebook è veramente una gran comodità, così come l'alta sensibilità di movimento e la morbidezza data dal sensore ottico.

L'unica attenzione da porre è quella verso il ricevitore USB che sporge (di 2 cm), per cui in caso di movimenti o cuscini appoggiati si potrebbe piegare (certo che uno come quello qua sotto risolverebbe sicuramente questo problema!)

Inserite le batterie (magari ricaricabili, da 1,5V e non da 1,2!) ed infilato il ricevitore USB, il comando dmesg mostra il seguente output:
usb 4-1: new low speed USB device using uhci_hcd and address 2
usb 4-1: configuration #1 chosen from 1 choice
usbcore: registered new interface driver hiddev
input: MLK Trust Mouse 15313 as /devices/pci0000:00/0000:00:1d.3/usb4/4-1/4-1:1.0/input/input11
input,hiddev96,hidraw0: USB HID v1.10 Mouse [MLK Trust Mouse 15313] on usb-0000:00:1d.3-1
usbcore: registered new interface driver usbhid
/build/buildd/linux-2.6.24/drivers/hid/usbhid/hid-core.c: v2.6:USB HID core driver
Una cosa fastidiosa che salta subito all'occhio è la completa assenza di un bottone dello spegnimento del mouse, per cui il laser rimane accesso anche a pc spento, con conseguente spreco di energia...

La confezione indica che il raggio di applicazione della comunicazione radio è di 8 metri, per cui nell'ottica media center lo si potrebbe usare addirittura come telecomando! Vanno comunque configurati i due bottoni aggiuntivi attivabili col pollice. Prendendo spunto dalla ricerca effettuata in questo vecchio post, verifico se nel frattempo sono state implementate soluzioni migliori.

In effetti è così, come indicato in questo post di ubuntuforums. Ho eseguito le istruzioni fino allo step 5, ma ho avuto difficoltà nel capire quale voce del file di configurazione /etc/X11/imwheel/imwheelrc attiva la funzione indetro e avanti di firefox con i tasti pollice. Per effettuare i test si modificano i file di configurazione e si lancia la riga messa nel file amouse.desktop, tipicamente imwheel -k -b "0 0 0 0 8 9". Alla fine ho creato il mio file ~/.imwheelrc contenente:
".* - Mozilla Firefox"
None,Thumb1,Control_L|KP_Subtract
None,Thumb2,Control_L|KP_Add

Da verificare se il bug di imwheel si ripresenta o meno, visto che nel post sopraindicato pare che sia preso in considerazione nello step 3.

lunedì 5 gennaio 2009

Orthodox file managers

Dal libro dell'ortodossia.

E' dai tempi del dos che faccio uso di un orthodox file manager:
Il problema di mc è che dopo aver usato tanto Total Commander sotto windows, ci si abitua a dei comodi comandi assenti nella controparte sotto linux, come ad esempio:
  • tasto canc per cancellare;
  • rotellina per scrollare l'elemento selezionato;
  • tasto destro per selezionare il file
Un'altro aspetto che imposto sempre in total commander, è il classico sfondo blu, scritte azzurrine, giallo per i selezionati, inverso per gli elementi attivi e font leggibile.

Insomma, ogni tanto mi vien da installare soluzioni alternative, ma con scarsi risultati: sembra che a tutti manca qualcosina, o siano ancora poco maturi, instabili e pieni di bug per un uso avanzato giornaliero.

Da provare:
Tux Commander v. 0.6.50-dev
Premendo invio su un file jpg, mi aspetto che parta un visualizzatore di immagini, invece appare questo dialog:

selezionando l'opzione "Si", viene fuori una schermata che permette di configurare un'applicazione per ciascuna estensione...ma il sistema già conosce queste informazioni...le devo re-inserire per tux commander io a mano? Direi proprio di no. Avanti il prossimo!

BeeSoft Commander v.2.27
Il sito indicato nell'about non è raggiungibile (pessimo segno). Su quest'altro sito che sembra essere ufficiale si legge che ci sono 2 versioni a seconda delle librerie qt usate. Ho trovato questa recensione, su un blog dal titolo interessante. Insomma, questo ofm non permette di visualizzare il contenuto di un pdf nè cliccandoci sopra né con il tasto F3-View. Inoltre la configurabilità è molto bassa, e non mi permette di impostare i colori da me usati solitamente. Neext!

Deco
File manager in console, senza interazione col mouse: scartato!

Gnome Commander
Sarebbe perfetto se non fosse per un maledettissimo bug che affligge le installazioni in italiano che fa crashare clamorosamente l'applicazione tentando di cancellare un file! Che peccato! Il prossimo!

muCommander
Il migliore clone di mc/tc finora! Se non fosse per la lentezza (è scritto in java) non ci sarebbe niente da eccepire! Da usare per un po'!

Ultimate Commander

Non esistono package da installare, ma va compilato a mano. Niente di grave, se non fosse che richiede la suite Mono, il che mi rende molto restio ad installarlo...

wxCommander


Il package di installazione di linux al momento non sembra raggiungibile...

XFE
Problemi con questo commander:
  • non seleziona i file col tasto INS
  • non apre gli archivi
  • non mostra le immagini
  • difficile configurazione dei colori
Il prossimo!

Pygoscelis


This project has not released any files.

Atol

Sembra un progetto vecchio non più supportato...


Conclusioni

Non esiste un buon equivalente di Total Commander sotto linux; l'unico che mi ha convinto di più è stato muCommander, ma mi riservo il giudizio dopo un po' di utilizzo...

Aggiornamento 1
Problemi con muCommander:
- non si possono ridimensionare i campi, il nome lungo di un file viene tagliato
- lentezza generale (es. per cancellare un file)

Aggiornamento 2
Abbiamo risolto il bug che affliggeva la versione italiana di gnome-commander! Mi includo anche io per aver suggerito che si trattava di un problema nella localizzazzione!! bene!! Adesso posso usarlo anche io!! Per adesso bisogna installarsi il file .mo sistemato a mano, ma mi aspetto che il fix venga incluso nella prossima versione!

sabato 3 gennaio 2009

Linux Media Center: i primi passi

Avevo invero acquistato un gioiellino di hard disk multimediale, ma il fatto che non fosse compatibile con la mia TV (dopo un milione di prove è risultata l'unica sulla quale si vedeva in bianco e nero!) e che implementava un terzo delle funzionalità precedentemente elencate mi ha spinto ad assemblare da me un media box. Ho così recuperato un vecchio PC che stava prendendo polvere e l'ho rimesso su; questa è la configurazione Hardware:
  • CPU: AMD k6 III 400MHz
  • RAM: 256 mega
  • Scheda Video: Nvidia Geforce MX 440
  • Scheda Audio: Sound Blaster 16 su slot ISA
  • Scheda Ethernet: una vecchia supportata senza problemi da linux
  • Scheda di aquisizione video Typhoon TV Tuner PCI del '98 (un pezzo vintage)
A prescindere dall'hardware impiegato, i vari passi da seguire per impostare un media box dal punto di vista software sono i seguenti:
  • installare una distribuzione che si conosce e con facilità di configurazione (ho scelto prima debian e poi ubuntu perchè mi trovo bene con apt)
  • impostare un indirizzo IP fisso, comodo per far riferimento sempre allo stesso indirizzo in caso di accesso SSH, VNC, Samba, ecc, modificando il file /etc/network/interfaces:
auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.0.3
netmask 255.255.255.0
gateway 192.168.0.1
  • impostare un name resolver (DNS), modificando il file /etc/resolv.conf
  • installare un server SSH, per amministrare comodamente il media box dal proprio pc: pacchetto openssh-server (e pacchetto openssh-client sul client);
  • seguire la procedura per l'autologin via SSH, troppo comoda;
  • installare il server VNC: pacchetto x11vnc; si lancia quando serve con il comando x11vnc -display :0
  • installare driver nVidia, per questo vecchio modello bisogna scaricare la versione 96.43.05, e rimuovere il supporto glx da xorg.conf;
  • sistemare una fastidiosa cornicetta blu attorno ai filmati con il comando 'xvattr -a XV_COLORKEY -v 0'
  • attivare l'autologin;
  • attivare il supporto al Network Time Protocol;
  • attivare la soundblaster: è una scheda vecchia e le distribuzioni moderne non la configurano automaticamente: bisogna inserire in /etc/modules la voce 'sb16';
  • rimuovere il gracchiare della scheda audio giocando con i valori del mixer; ho risolto con aumix -L /etc/aumixrc
  • installare la condivisione samba
  • intallare e configurare mldonkey
  • rimuovere paccheti inutili, font, printing (sarebbe interessante avere però una stampante di rete)
  • attivare l'acpi con la stringa acpi=force nella riga che lancia il kernel in /boot/grub/menu.lst
  • entrare direttamente in modo grafico andando a lanciare xinit nel file /etc/event.d/tty1

La ricerca del software da media box mi ha fatto optare prima per Elisa (bello, ma un po' lento), poi per Freevo, leggermente più performante e dotato anche della possibilità di videoregistrare, assente in Elisa.